La navigazione è sicura se i doveri a cui è sottoposto il programmatore sono eticamente validi.
È destinato a compiere il crimine in tempo e nessuno potrà rincorrerlo se non chi conosce essattamente il suo indirizzo. Il delinquente è ormai evoluto in forma digitale. La loro forza e sottolineo la loro forza è di portarci all’errore attraverso l’encode della programmazione. Sono spiacente per l’accusa ma è comprovato dall’esistenza delle taskforce internet dedicate. Nessuno ha bisogno di sapere chi siano o perchè esercitano la professione, oramai tutti tranne i non connessi sanno evitare gli scam, lasciandoli al loro insicuro ambiente desktop.
L’opzione sicura al 100% è oscurare la comunicazione a chi è a noi sconosciuto. Supporre di conoscere un nome più tosto che essere ingannati da altri fattori porta su canali di comunicazione pieni di pericoli inimmaginabili.  Respingere persone che vogliono indurci alla corruzione o da ufficiali di titolo è già un allarme. Accecandovi con immagini di lussuria, allettandovi con piaceri ingannevoli e con il beneficio gratuito o quasi di somme di denaro o altri beni, inducono al peculato anche il più onesto dei cittadini. In tempi passati e per lo più oscurati dall’informazione vincolata dalle leggi, essi avrebbero avuto la meglio godendo di ​​piacere nel vedervi soffrire per i guai che derivano dall’aver comunicato con i manipolatori. È un errore lavorare duro? Il problema ed il motivo, tuttavia è proprio questo.