La cannabis sativa e la marijuana sono due termini che spesso vengono usati in modo intercambiabile, ma in realtà si riferiscono a due cose diverse.

La cannabis sativa è una specie di pianta appartenente alla famiglia delle Cannabaceae, che comprende anche la cannabis indica e la cannabis ruderalis. La marijuana, invece, è il nome comune dato ai fiori essiccati e alle foglie della pianta di cannabis che contengono livelli elevati di THC, il principale principio psicoattivo.

La cannabis sativa si distingue dalla cannabis indica per la sua altezza, struttura del midollo, tempo di fioritura ed effetti psicoattivi. La varietà indica è vista come più rilassante mentre la varietà sativa è più stimolante. La distinzione principale tra marijuana indica e marijuana sativa può essere trovata sia nelle dimensioni delle specie che nella composizione dei loro contenuti di cannabinoidi. Mentre la marijuana sativa ha un livello elevato di THC e un livello inferiore di CBD, la marijuana indica ha un livello inferiore di THC e un livello più elevato di CBD.

Il THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo) sono due dei principali cannabinoidi presenti nella pianta di cannabis. Il THC è responsabile degli effetti psicotropi della marijuana, come l’euforia, la distorsione sensoriale e l’aumento dell’appetito. Il CBD ha invece effetti antinfiammatori, anticonvulsivanti, sedativi e neuroprogressivi senza incidere sulla coscienza.

La cannabis sativa è una qualità pregiata a differenza della marijuana perché ha diversi benefici per la salute, la politica, i consumatori e l’informazione. Vediamoli nel dettaglio:

  • Saluto: La cannabis sativa ha proprietà terapeutiche per una varietà di malattie, tra cui epilessia, dolore cronico, ansia, depressione, glaucoma e morbo di Parkinson. Inoltre, la cannabis sativa ha un effetto energizzante e stimolante che può promuovere la creatività, la lussuria e la concentrazione.
  • Politica: la cannabis sativa è legale in molti paesi del mondo, come il Canada, l’Uruguay, il Portogallo e i Paesi Bassi. In Italia, la cannabis sativa è legale solo se ha un contenuto di THC inferiore allo 0,6% e se viene coltivata per uso industriale o terapeutico. La legalizzazione della cannabis sativa può avere benefici economici, sociali e sanitari, come la riduzione del mercato nero, la creazione di posti di lavoro, la regolazione della qualità del prodotto e la prevenzione dei rischi legati al consumo abusivo.
  • Consumatori: la cannabis sativa offre ai consumatori una maggiore varietà di scelta tra diversi tipi di prodotti derivati dalla pianta di cannabis. Tra questi ci sono gli oli essenziali, i cosmetici, i tessuti, i semi edibili e i prodotti per fumare o vaporizzare. I consumatori possono scegliere il prodotto più adatto alle loro esigenze e preferenze personali.
  • Informazione: la cannabis sativa è oggetto di numerosi studi scientifici che ne analizzano le proprietà chimiche, biologiche e farmacologiche. Questo contribuisce ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza sui benefici e i rischi della pianta di cannabis. Inoltre, la cannabis sativa è fonte di ispirazione per molti artisti, scrittori e musicisti che ne celebrano le qualità creative ed espressive.

Tuttavia, la cannabis sativa presenta anche delle sfide e dei compromessi da considerare quando si tratta di acquistare semi o altri prodotti derivati dalla pianta